Il lavoro presentato da Paolo
Dell’Elce è costituito da opere che indagano i processi linguistici dei nuovi
mezzi d’acquisizione fotografica (scanner e fotocamera digitale) secondo una
personale interpretazione fondendo il linguaggio e i materiali della fotografia
analogica con le nuove tecniche digitali, giungendo ad una sintesi estetica
estremamente personale che non lascia trasparire la complessità del processo
creativo. Il tema scelto, “Fiori”, pone una continuità estetica e tematica nel
lavoro svolto dall’autore dagli anni Settanta ad oggi individuando un punto di
raccordo tra passato e futuro.
Il
risultato di questa operazione estetica, a detta di molti artisti e critici, “restituisce
un originale punto di vista sull’oggetto e la realtà, suggerendo uno sguardo
biologico animale, quasi una possibile visione del fiore elaborata dagli
insetti, o da altre entità biologiche le cui modalità di visione sono ancora
presenti nel “corredo evolutivo” dell’essere umano.”
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