“C’è il senso di una pienezza ed intensità nella formazione delle immagini di Paolo Dell’Elce, c’è un bisogno espressivo di significati dove ha voce il silenzio che continua anche dopo l’ultimo segno, dopo l’ultima luce, l’ultimo albero grigio.

Il soggetto innocente sente lo sguardo su di sé, si presta alla messa in scena, entra nel tessuto del linguaggio, diventa costruzione visiva, luogo dell’evocazione, suono ed eco di una tensione interiore vivificata, che appartiene alla ragione stessa della sua vita, per dare durata all’indicibile, all’evento poetico che investe la sua coscienza portando la tensione verso la totalità.”

Mario Giacomelli

venerdì 15 luglio 2011

A noir (2011)










2 commenti:

  1. è come trovarsi dentro un bicchiere d'acqua:"chinati" gli alberi d'inchiostro sembrano purgare il cielo con la loro fitta pleure che respira, a fiotti, a fiocchi. Bellissime immagini.

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  2. grazie Ferni...il tema "a noir"...gli alberi neri...è uno dei miei preferiri...porto avanti questo lavoro dagli anni settanta...qui sul blog ci sono altri esempi, di altri periodi...

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