Il passato è un vestito,
e il mio sangue mi dice
che la giovinezza è arrivata.
Pasquale Elia
Pensavo e ripensavo alle tue parole. Nel flusso semicosciente del sonno: il fiume della notte, aveva scritto Rita…Pensavo al passato..ma cos’è il passato…pensavo di aver pensato e detto un sacco di sciocchezze a proposito…Poi mi sono tornati in mente questi versi, di un poeta che apprezzo tantissimo. Un poeta sconosciuto, ma grande come tanti poeti sconosciuti, perché la poesia è sconosciuta. E lui mi ha ricordato cos’è il passato. Non credo sia altro. Il passato è un vestito.
Il passato è quell’amore che non hai mai dimenticato. La vita che ritorna. Il sangue che parla. Il cuore che ascolta.
Un nuovo blog che comincia dal passato.
RispondiElimina"Io sono una forza del Passato.
Solo nella tradizione è il mio amore.
Vengo dai ruderi, dalle chiese,
dalle pale d'altare, dai borghi
abbandonati sugli Appennini o le Prealpi,
dove sono vissuti i fratelli.
Giro per la Tuscolana come un pazzo,
per l'Appia come un cane senza padrone.
O guardo i crepuscoli, le mattine
su Roma, sulla Ciociaria, sul mondo,
come i primi atti della Dopostoria,
cui io assisto, per privilegio d'anagrafe,
dall'orlo estremo di qualche età
sepolta. Mostruoso è chi è nato
dalle viscere di una donna morta.
E io, feto adulto, mi aggiro
più moderno di ogni moderno
a cercare fratelli che non sono più". (Pier Paolo Pasolini)
Benvenuto Pa'
marius
grazie Mario...tempestivo come il passato!
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