Mare, anni 70 |
Per Natale mia mamma mi regalò la
nuova macchina fotografica.
Era il Natale del 1977.
Quell’anno avevo lasciato il liceo scientifico e mi sono iscritto al liceo
artistico, ricominciando dalla prima classe.
Smessa l’idea di diventare medico,
provai a diventare artista…
Quell’anno bruciavo d’amore, ed
era come se avessi ogni giorno la febbre.
La Fotografia assorbiva ogni mia
energia, vivevo dolorosamente e non lo sapevo.
Come un male trascurato che ti fa
soffrire ma al quale ti ci abitui…ero malato di bellezza e non lo sapevo. Non
sapevo neanche cosa fosse la bellezza…forse non lo so ancora oggi…Ma stavo
male. Come oggi.
L’unico sollievo era la
Fotografia.
E allora ogni pomeriggio, dopo la
scuola, vagavo lungo la spiaggia con la mia Canon ftb a tracolla…e guardavo.
Guardavo il mare, guardavo il cielo e non capivo perché si dovesse soffrire per
questo. Ero altrove, da me, da tutto…ed era tutto normale, apparentemente
almeno. Ero un assente ingiustificato, e questo moralmente mi faceva star male.
Cosa chiedevo alla Fotografia?
Neanche questo sapevo con precisione. Innanzi tutto un’emozione, almeno credo,
e questa mi veniva dispensata come una panacea, L’emozione terapeutica,
endorfine e leggerezza: Il mare e la solitudine.
E avevo fame di luce…
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