Workshop-la Fotografia e il linguaggio visivo
Praga città visibile
A cura di Paolo Dell’Elce e Giovanni Sacchetti
L’esperienza del guardare inteso come atto poetico è la
peculiarità di questo workshop, il primo di una serie dedicata alle città
d’Europa.
Ogni città è “come
un cielo capovolto, rovesciato per terra, un altro universo che si sta
spaziando o che sta pulsando”(Jean-Luc Nancy), luogo
perennemente in trasformazione, stato nascente, che custodisce il principio
vitale, la vibrazione originaria mediata dalla natura all’uomo e, da questi,
estesa alle cose umane, al mondo.
La città non è solamente
“oggetto”, o “sfondo” della ricerca fotografica, ma è piuttosto il luogo, spazio
esistenziale dell’uomo, in cui si attivano dinamiche percettive, affettive,
cognitive ed espressive.
Spazio relazionale e
progettuale, campo semantico addirittura eccessivo, confuso, al punto di essere
percepita come “un ingorgo di volontà significanti”
(Jean-Luc Nancy), la città può favorire, invece, quella dimensione soggettiva,
personale, del “vedere” come atto estetico puro, originario, poetico, libero da
condizionamenti e sovrastrutture culturali.
“Vedere” come “sentire”,
partecipare intimamente alla manifestazione del visibile, e imparare a
restituirne l’emozione mediante una tecnica artistica.
Con la Fotografia, attraverso il suo linguaggio
evocativo, possiamo accostare l’identità del luogo, le peculiarità, le
contraddizioni, le relazioni con l’uomo e la sua vita.
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