Qualche
giorno fa entrando nella bottega di Sergio, il mio amico corniciaio, mi sono
letteralmente imbattuto in questo dipinto. È un dipinto antico, forse risale all’Ottocento, lo stato di usura della tela
potrebbe confermarlo. Ho provato a leggere il nome dell’autore, scritto in
rosso in basso a destra, ma non sono riuscito a decifrarlo, Sergio mi ha detto
che dovrebbe essere un pittore belga, non meglio identificato.
Questo
quadro, mi ha subito calamitato, assorbito all’istante.
La pittura
è di ottima fattura, c’è materia pittorica trasfigurata sapientemente dall’artista.
Quello
che subito mi ha attratto è stato il volto dell’uomo con la barba in primo
piano. La sua umanità, il suo sguardo, che esprime un dolore contenuto, un’attenzione
dolorosa.
Non si
capisce bene cosa stessero facendo tutti quegli uomini e quelle donne, se
officiavano una funzione religiosa o civile. Eppure è forte la loro presenza,
il quadro è altamente suggestivo ed esprime un realismo inquietante,
terribile, mi diceva il mio amico Alessio “c’è una tristezza da mangiatori di
patate” e in effetti c’è qualcosa che ricorda Van Gogh…ho provato a guardarlo con
l’ipod…a raccontarlo a modo mio…
Nessun commento:
Posta un commento